Il Progetto

La genesi

Il progetto fotografico legato alle piante spontanee è una tappa importante del mio percorso artistico e vanta origini molto lontane. Fin da bambino amavo giocare in mezzo alla natura e mi perdevo nei mondi fantastici che alcune forme mi suggerivano. Mi capitava spesso di soffermarmi ad analizzare il contenuto di un frutto o le venature di una foglia, di osservarne la diversità, la bellezza unica e fugace. La percezione di uno stesso fiore cambia se muta il punto di vista di chi lo osserva, la luce che lo illumina e che ne rivela aspetti nascosti.
Ma è nel 2020, il fatidico anno della pandemia, che accade che il progetto comincia realmente a definirsi. Una persona da poco conosciuta e attratta dalla poetica delle mie fotografie, mi chiede se ho delle immagini di natura perché vorrebbe proporle al suo committente per arredare le camere di un palazzo a Nardò, un grazioso paese nel cuore del Salento, dove presto vedrà la luce un lussuoso hotel.
Lusingato dalla richiesta , timidamente faccio vedere alcuni miei scatti sulle piante spontanee che sin da subito attraggono l’attenzione. Lui decide così di sottoporle ai suoi committenti e suggerisce loro di arredare le camere del nascente Palazzo Tafuri – Boutique Hotel. La richiesta mi costringe ad aumentare il numero di fotografie e mi da quindi la giusta motivazione per procedere col mio progetto sulle piante spontanee e farlo in maniera rigorosa.

Dietro le quinte

Quasi ogni mattina Lucia ed io usciamo per passeggiare a passo veloce e osserviamo il paesaggio che ci circonda. C’è molto da vedere, da guardare, da conoscere. Spesso lei riporta a casa un piccolo tesoro: una ghianda, una foglia che ne abbraccia un’altra, la corolla di un fiore. Elementi naturali, semplici, spontanei e carichi di meraviglia. La sua curiosità è la musa di questo progetto allo stesso tempo delicato e deciso, così come è lei.
Inizio a fotografare quello che incontro sul mio cammino, dapprima cercando di non estrapolare nulla dal suo naturale contesto, poi, man mano che il progetto prende forma, cerco un maggior controllo del punto di vista e delle luci, e porto in studio i soggetti che decido di fotografare. Le piante spontanee assumono delle pose teatrali, si sfiorano, si stagliano maestose sul semplice fondale bianco, alcune sembrano danzare al suono di un profondo, ancestrale silenzio.

Le stampe

Ho scelto un obiettivo macro per riuscire a ottenere il maggior numero possibile di dettagli, di informazioni e di particolari. Non cerco una fotografia iperrealista, immagini nitide e definite ma, al contrario, ritratti che assumono le caratteristiche di un’illustrazione dai connotati eterei. Il percorso di sperimentazione che prende corpo durante l’evoluzione del progetto mi conduce ad avvicinarmi sempre più al soggetto e a eliminarne il colore, componente eccessivamente caratterizzante. Il risultato è una fotografia che va ben oltre l’estetica dell’immagine e dichiara apertamente il suo significato, il suo valore etico.
Il bianco e nero sposta l’attenzione dello spettatore su un piano onirico, fa perdere al soggetto ogni concretezza. Quella particolare pianta diventa altro, trasmette emozioni e rivela segreti.
Calma, risveglia, trasporta altrove.

Presentazione del libro

Dopo l’enorme lavoro svolto per la pubblicazione del libro, con annessa la stampa per mostra fotografica con tutte e 48 le tavole, eccomi qui per il resoconto fotografico della bellissima esperienza che è stata quella di partecipare alla XII edizione della Notte Verde.


Credo che sia stato il miglior teatro in cui mi sia sentito più a mio agio, nonché il migliore palcoscenico per presentare in anteprima la pubblicazione del libro “Il giardino delle erbacce” passeggiata fra le piante spontanee del Salento.


Tanta partecipazione e tanto stupore negli occhi dei partecipanti hanno fatto sì che la magia si avverasse!

Grazie a tutti i presenti e un grazie speciale alla amica Michela Santoro, libraia attenta e preparata, della libreria Idrusa di Alessano (LE), che con la sua sensibilità e la sua lunga esperienza ha dato vita ad una autentica conversazione sulla bellezza e sul valore di questo dimenticato mondo delle erbe spontanee.

Grazie anche a tutte le persone che hanno visitato la mostra fotografica, allestita nelle bellissime scuderie del Palazzo Bacile di Castiglione d’Otranto.

Tantissima partecipazione e tanta curiosità in questi tre giorni trascorsi in quella che a mio parere è una delle manifestazione più importante sull’Ambiente, in Puglia.

Grazie a tutt*,
Rocco Casaluci

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La bellezza, la grande bellezza che scaturisce da quelle che in modo dispregiativo chiamiamo erbacce, impone una riflessione sul mondo attorno a noi, un mondo ricchissimo di espressioni e di elementi fondamentali all’equilibrio dell’intero ecosistema.

 

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